Autistic Pride Day: la giornata dell'orgoglio autistico

Autistic Pride Day: qual è la storia e il significato della giornata dell'orgoglio autistico?

L'Autistic Pride Day, che si celebra ogni anno il 18 giugno, è una ricorrenza sempre più riconosciuta anche in Italia. In questo articolo aggiornato scopriamo la storia di questa giornata, il suo significato profondo e perché è fondamentale continuare a parlare di neurodiversità, accettazione e orgoglio autistico.

L'Autistic Pride Day nasce da una convinzione: che tutti gli esseri umani nascono uguali. Ognuno di noi ha il diritto di vivere con dignità e rispetto.

Eppure ci sono comunità dove resiste una visione viziata. Luoghi dove chi è diverso affronta continue discriminazioni nella vita di tutti i giorni. Non dobbiamo mai dimenticare che le persone autistiche sono state oggetto di stigma e discriminazione per secoli.
 
Proprio per aumentare la consapevolezza sull'autismo ogni anno il 18 giugno si celebra l'Autistic Pride Day. L'obiettivo è quello di creare uno spazio sicuro per queste persone accettando le loro differenze.

Spesso si fa confusione sull’autismo, etichettandolo erroneamente come una malattia. In tal senso la giornata ha lo scopo di diffondere il messaggio che l'autismo non è una malattia e mira a riconoscere le capacità uniche di queste persone.



Il disturbo dello spettro autistico (DSA, in inglese ASD) è un disturbo neurologico e dello sviluppo in cui è compromessa la capacità di una persona di comunicare e interagire. Si chiama disturbo dello spettro in quanto presenta molte variazioni in termini di tipo e gravità dei sintomi.

Sebbene sia un disturbo che dura tutta la vita, con il trattamento e l'aiuto medico, la condizione può essere migliorata. Le persone autistiche interagiscono, comunicano e imparano in modi diversi dalle altre persone.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):

"Le persone con autismo hanno spesso condizioni concomitanti, tra cui epilessia, depressione, ansia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività, nonché comportamenti stimolanti come difficoltà a dormire e autolesionismo. Il livello di funzionamento intellettuale tra le persone autistiche varia ampiamente, estendendosi da una profonda menomazione a livelli superiori”.

Secondo l’OMS si stima che circa 1 bambino su 100 nel mondo sia nello spettro autistico. In Italia le ultime stime parlano di circa 1 su 77, con numeri in aumento grazie a una maggiore consapevolezza e capacità diagnostica.
 

La storia della giornata dell'orgoglio autistico

Ogni anno le organizzazioni di tutto il mondo celebrano l'Autistic Pride Day il 18 giugno con una varietà di eventi. L'obiettivo di questa giornata è sensibilizzare coloro che non sono affetti dal disturbo dello spettro autistico in modo che non vedano le persone autistiche come richiedenti cure, ma come individui unici.

Questo evento annuale è stato celebrato per la prima volta da Aspies for Freedom nel 2005 e hanno modellato l'Autistic Pride Day sul movimento del gay pride.

Uno degli aspetti più significativi della giornata è che non è gestita da enti di beneficenza: viene organizzata dalle stesse persone autistiche. Fin dai suoi inizi l'Autistic Pride Day è stato un evento comunitario. Ora è una celebrazione globale che si svolge prevalentemente online.

Autistic Pride Day: la giornata dell'orgoglio autistico
 

La bandiera dell'Autistic Pride Day

La bandiera dell'orgoglio autistico presenta il simbolo dell'infinito con i colori di tutto l'arcobaleno. L'arcobaleno rappresenta l'orgoglio e l'infinito rappresenta la diversità e le infinite possibilità.

Questo simbolo dell'arcobaleno infinito ha lo scopo di rappresentare la diversità delle persone autistiche e la moltitudine di possibilità e variazioni all'interno della comunità autistica.
 

Orgoglio autistico o bisogno di aiuto: due visioni a confronto

Negli ultimi anni (all'interno della stessa comunità autistica) si sono sviluppate visioni diverse su come raccontare l’autismo.

Da un lato molte persone nello spettro ad alto funzionamento, spesso con sindrome di Asperger, rivendicano il diritto a vivere l’autismo non come un problema ma come una semplice differenza neurologica. Per loro giornate come l’Autistic Pride Day sono un’occasione per ribadire che l’autismo può anche essere motivo di orgoglio identitario, senza pietismi né etichette.

Dall’altro lato ci sono famiglie (e le stesse persone autistiche con bisogni elevati di supporto) che vivono quotidianamente le difficoltà pratiche, sociali ed economiche legate alla disabilità. Per queste persone l’autismo non è solo una differenza ma una condizione che richiede aiuti concreti, supporti reali e maggiore attenzione istituzionale.
 
Questa tensione tra visione identitaria e visione assistenziale non è un conflitto, ma una complessità da accogliere. L’autismo non è una sola cosa: è uno spettro ampio e ogni voce – dall’attivista orgoglioso al genitore stanco – ha diritto di essere ascoltata.
 

L'autismo inteso come ricchezza e non solo come disabilità

Secondo i rappresentanti dell'Autistic Pride Day, le persone con autismo hanno caratteristiche uniche che forniscono loro ricompense e sfide.

Le persone autistiche devono affrontare diverse sfide quotidiane dovute alla loro neurodiversità (più o meno pesanti a seconda della condizione di nascita). Però alcuni problemi sono ancora causati dalla visione della società stessa. L'atteggiamento nei confronti dell'autismo è spesso di pietà. C'è anche la convinzione che l'autismo sia una condizione che richieda sempre e comunque un trattamento.

Gli attivisti vogliono spostare gli atteggiamenti da questo verso l'accettazione e la consapevolezza che l'autismo è una differenza piuttosto che una disabilità.

Autistic Pride Day: la giornata dell'orgoglio autistico
 

Domande frequenti sull’Autistic Pride Day

Cosa si celebra il 18 giugno?
Il 18 giugno si celebra l'Autistic Pride Day, una giornata dedicata all'orgoglio e alla visibilità delle persone autistiche.

Chi ha ideato l’Autistic Pride Day?
La prima celebrazione fu organizzata dal gruppo Aspies for Freedom nel 2005, ispirandosi ai movimenti del gay pride.

Perché si usa il simbolo dell’infinito colorato?
Il simbolo rappresenta la diversità e le infinite possibilità all'interno dello spettro autistico.
 

Autore dell'articolo "Autistic Pride Day: la giornata dell'orgoglio autistico":
"Ci dedichiamo alla celebrazione e al sostegno della comunità autistica. Guidati dalla nostra visione di un mondo giusto per tutti, ci proponiamo di promuovere la comprensione, l'accettazione e la neurodiversità. Seguiamo un chiaro piano per migliorare la vita degli autistici fornendo risorse gratuite, sensibilizzazione, promuovendo un senso di comunità e creando cambiamenti positivi." - Elia Caneppele

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