Terapia autismo: quali sono gli interventi terapeutici?

Terapie per l'autismo: quali sono gli interventi terapeutici? Scopri ABA, AERC, TEACCH, TED e molto altro.

Terapia autismo: cosa fare? I Disturbi dello Spettro dell’Autismo rappresentano, in quanto a incidenza, una vera e propria emergenza sanitaria.

La situazione richiede una diagnosi precoce e terapie tempestive per evitare il peggioramento delle iniziali condizioni di deficit neurofunzionali.

È proprio per questo motivo che la ricerca scientifica sta investendo su strumenti e tecniche che sappiano favorire non solo la diagnosi precoce, ma anche la successiva inclusione sociale e l’abilitazione di quei processi cognitivi ed emotivi che sono deficitari nei bambini con autismo. 

Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica, quella medica e la pedagogia hanno investito molto per la creazione di modelli d’intervento che favoriscano la comunicazione e l’integrazione sociale della persona con autismo.

Leggi questo approfondimento e scopri quello che c'è da sapere sulle terapie per l'autismo e interventi terapeutici come ABA, AERC, TEACCH, TED.

Terapia autismo: quali sono gli interventi terapeutici?
 

Modelli d’intervento per aiutare la comunicazione e l'integrazione delle persone con autismo

La ricerca ha documentato l’efficacia di una serie di approcci che differiscono sia sul piano teorico, sia su quello pratico (Greensspan, Wieder, 1997).

Quindi nessun approccio viene considerato migliore di altri e nessun modello è efficace allo stesso modo per tutti i bambini trattati (Smith T., 1996).

Esistono, dunque, diversi modelli di intervento e differenti terapie per l'autismo:
 

A.E.R.C. (terapia di attivazione emotiva e reciprocità corporea, ) - Zappella, 1996

Il metodo AERC è tipo di intervento parte dal presupposto che il bambino ricerchi attivamente l’interazione con l’ambiente naturale su base motivazionale. Il bambino con autismo interagisce in maniera curiosa con ciò che lo circonda favorendo così la motivazione alla relazione e trovando nell’esplorazione un canale comunicativo significativo sul piano emozionale.

Le attività svolte danno vita a situazioni di avvicinamento e allontanamento nei confronti dell’altro (genitore o terapeuta) anche grazie a tutta una serie di strategie messe messe in atto dal terapista/genitore (come ad esempio la modulazione della voce, l’uso dello sguardo o l’utilizzo di modi affettuosi e amichevoli).

Le attività favoriscono l’intersoggettività nel bambino con autismo, ovvero la capacità di riconoscere sé e l’altro come soggetti di una interazione. In questo modo il bambino viene stimolato su diversi livelli interattivi (motorio, percettivo, ecc.) così da favorire successivamente una crescita di alcune sue capacità (come ad esempio l’imitazione, l’attenzione congiunta, la sincronia delle espressioni facciali o il rispetto dei turni).
 

Programma educativo T.E.A.C.C.H. (Treatment and Education of Autistic and related Comunication Handicaped Children) - Rutter, Schopler, 2004

Il metodo TEACCH prevede interventi lungo l'intero percorso di vita delle persone con autismo. 

Si propone di:
  • Modificare l’ambiente in funzione delle esigenze individuali;
  • Sviluppare le autonomie del soggetto autistico grazie ad un programma individuale e basato sulle abilità emergenti;
  • Migliorare la qualità di vita del bambino e dei suoi familiari.

Questo tipo di terapia ha tra le sue modalità di intervento quelle di favorire l’organizzazione dell’attività giornaliera tramite schemi organizzativi della giornata, l’organizzazione visiva della zona lavoro e l’organizzazione del compito.
 

Approccio comportamentale ABA (Applied Behavioral Analysis, ) - Cooper, Heron, Heward, 1987

Il metodo ABA si occupa di descrivere le relazioni tra il comportamento dei bambini e gli eventi che lo influenzano allo scopo di affrontare problemi socialmente rilevanti nel contesto della vita quotidiana.

Questa modalità d’intervento applica concretamente dei principi individuati dallo studio del comportamentismo, soprattutto il concetto di rinforzo.
 

T.E.D. (Therapie d’Echange et Developpement) - Barthelemy et al.,1988

La TED è un approccio terapeutico focalizzato sull'abilitazione di quelle funzioni psicofisiologiche considerate necessarie per costruire l'intersoggettività. Questo tipo d’intervento ha lo scopo di favorire l’abilitazione degli aspetti comunicativi e alla stimolazione delle aree motoria, sensoriale, emozionale, cognitiva in un contesto interattivo.

La costruzione del progetto terapeutico si fonda sull'analisi di tipo funzionale e sul coinvolgimento dei genitori del bambino. Il paradigma della terapia è la reciprocità sociale.

La TED stimola le capacità funzionali del bambino incoraggiando le diverse iniziative in un clima tranquillo e sereno.

Esistono anche altre forme d’intervento come:
 
  • la terapia Cognitivo Integrativa (Erskine, 1996),
  • l’intervento psiconalitico e alle terapie delle psicosi infantili (Klein,1971; Mahler, 1972),
  • la terapia sistemica-familiare (Manghi, 1998).

Uscendo dalla sfera prettamente psicologica, il trattamento dei disturbi dello spettro dell’autismo prevede la terapia logopedia (Borghese, 1990) e l’intervento con riabilitazione espressivo-corporea con la psicomotricità (Cazzago, 1984).
 

Autismo terapia: interventi terapeutici complementari

Si segnala poi l’importanza degli interventi considerati complementari.

Gli interventi complementari e integrativi sono più nello specifico percorsi terapeutici di appoggio alla pratica medica e sono in grado di favorire l’interazione sociale, la comunicazione, l’apprendimento e la motricità. Questi trattamenti autismo complementari possono aiutare anche ad affrontare i disturbi ADHD.

Tra queste terapie autismo infantile si possono citare:
 

Arteterapia e musicoterapia

L'arteterapia si caratterizza come un approccio di sostegno alla comunicazione verbale e non verbale, attraverso l’utilizzo dell’arte nelle sue declinazioni. Si basa sul presupposto secondo il quale il lato creativo favorisce il processo di sperimentazione del bambino, in un contesto che aiuta il benessere della persona e i bassi livelli di stress.

Il bambino di sperimenta un modo di comunicare sia verbale che non sia verbale tramite cui riesce a esprimere se stesso e ciò che prova (Lucioni, 2007).

Un esempio di arte-terapia è costituito dagli interventi di riabilitazione espressivo-comunicativo con la musicoterapica (Alvin, 1968): la musica viene utilizzata all’interno di una relazione terapeutica per affrontare i bisogni fisici, emotivi, cognitivi e sociali degli individui. 
 

Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) - Caputo et al., 2018

La Terapia Multisistemica in Acqua è una terapia che usa l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale, motorio ed è capace di spingere il soggetto a una relazione significativa.

Questo tipo di intervento consente ai terapeuti di entrare in contatto con i bambini in un ambiente ludico. Permette di modificare quindi i loro schemi comportamentali disfunzionali, come i bambini con autismo.
 

Intervento assistito con animale

Il gioco con l’animale, in un contesto clinico strutturato appositamente, consente al bambino di esplorare gradualmente l’ambiente circostante motivandolo al gioco e contestualmente anche di conoscersi meglio, di sperimentare se stesso anche in relazione con l’altro.

L’animale stimola comportamenti d’interazione molto spontanei, favorendo il potenziamento di competenze di tipo cognitivo, emotivo, interattivo e motorio.

La terapia con il cavallo è quella ad oggi più diffusa, grazie alle qualità proprie dell’animale che permette un intervento su più piani: emotivo, sensoriale, affettivo, cognitivo, sociale e motorio.
 

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