Spettro autistico: di cosa si tratta e quali sono i disturbi? Ecco la spiegazione di una piscologa e terapista comportamentale.
Per spettro autistico si intendono una serie di disturbi del neuro-sviluppo ad esordio in età evolutiva. Tali disturbi presentano una espressività clinica variabile fra soggetto e soggetto e, nello stesso soggetto, nel corso del tempo.
A fronte di questa variabilità clinico-espressiva, i
disturbi dello spettro autistico presentano un set di comportamenti sufficientemente definiti che riconducono a specifici deficit nell’ambito di alcune specifiche aree funzionali.
Ecco le aree funzionali principalmente coinvolte dai disturbi dello spettro autistico:
- l'interazione sociale,
- la comunicazione sociale,
- la flessibilità dei processi di pensiero.
Caratteristiche del disturbo dello spettro autistico
In Italia circa
1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico e negli altri Paesi si avvicinano all’1% della popolazione, con un’incidenza più alta nei maschi rispetto alla fascia femmine.
Una varietà di
fattori di rischio aspecifici sia di tipo ambientale (adesempio l'età avanzata dei genitori o il basso peso alla nascita) che di tipo genetico (ereditarietà poligenica) possono contribuire al rischio di sviluppare un disturbo dello spettro autistico.
Sintomi dei disturbi dello spettro autistico
Le caratteristiche essenziali dei disturbi dello spettro autistico sono, quindi:
- la limitata comunicazione sociale,
- la compromissione dell’interazione sociale,
- comportamenti, interessi o attività limitati e spesso ripetitivi.
I sintomi si manifestano durante la fase della
prima infanzia e rischiano di compromettere il funzionamento quotidiano.
I vari
comportamenti stereotipati e ripetitivi includono delle stereotipie motorie semplici (come battere le mani oppure fare schioccare le dita), uso di oggetti in modo ripetuto (come far rotolare monete, mettere in fila dei giochi) ed eloquio ripetitivo (per esempio ecolalia, ripetizione frequente di parole già ascoltate, utilizzo stereotipato di parole o frasi).
L'ossessione per determinate routine e i limitati pattern di comportamento possono sfociare in una forte resistenza al cambiamento o in pressanti comportamenti rituali verbali e non verbali (come la presentazione di domande ripetitive).
Molti individui con disturbo dello spettro autistico presentano anche
compromissione intellettiva e/o del linguaggio.
Sono frequenti inoltre,
deficit motori (per esempio: andatura stravagante, goffaggine, cammino in punta di piedi o segni motori anomali di altra tipologia).
In alcuni casi può manifestarsi autolesionismo (esempi: colpire la propria testa, mordere i polsi, buttarsi per terra). Anche i comportamenti dirompenti/sfidanti sono più comuni nei bambini e negli adolescenti con disturbi dello
spettro dell’autismo rispetto ad altri disturbi.
Adolescenti ed adulti con tale disturbo presentano, inoltre, una predisposizione verso ansia e depressione.
Disturbo dello spettro autistico: perchè è importante intervenire?
Nei bambini piccoli con disturbo dello spettro autistico le limitate abilità sociali e di comunicazione possono
rendere difficile l’apprendimento, in particolare di ciò che si impara grazie all’interazione sociale o le relazioni con i coetanei.
In casa, l’insistenza sulla quotidianità e l’
avversione per i cambiamenti (così come la diversa sensibilità sensoriale) possono interferire nel rapporto col cibo, nel riposo e nel rendere la cura di sé più difficile (come farsi tagliare i capelli, lavarsi i denti, fare il bagno).
Le gravi difficoltà nella pianificazione, nell’organizzazione e nell’affrontare il cambiamento hanno un impatto negativo sul rendimento scolastico, anche tra gli studenti con intelligenza superiore alla media.
Durante l’età adulta questi individui possono trovare
difficoltà ad avere una vita indipendente a causa della rigidità e delle difficoltà verso le novità. Le conseguenze funzionali in età avanzata sono sconosciute, ma i problemi di isolamento e di comunicazione sociale possono avere conseguenze per la salute.
Trattamento dei disturbi dello spettro autistico
Iniziare un
percorso di riabilitazione per l’autismo è fortemente consigliato, se non necessario, per garantire una migliore qualità di vita sia all’ individuo stesso che alla sua famiglia. Dunque, il trattamento terapeutico andrebbe cominciato in tempi molto brevi.
La qualità della vita del bambino è molto collegata alla sua condizione nell'inserimento sociale e scolastico, e se questa è precaria può determinare dei grossi disagi. Per questo motivo una
diagnosi precoce e interventi mirati sono fondamentali e possono veramente fare la differenza nella vita di una persona.
Tra gli interventi riabilitativi consigliati vi è la
terapia psico-educativa che utilizza diversi metodi; tra i più importanti: la metodologia ABA, il metodo TEACCH, il metodo PECS e altri ancora… di cui vi parlerò nei prossimi articoli!
Autore dell'articolo "Spettro autistico: che cos'è e quali sono i disturbi?":
- Dott.ssa Chiara Longo, psicologa clinica in formazione e terapista comportamentale ABA