Poesie sull'autismo: la raccolta delle più delicate e significative

Poesie sull'autismo: leggi le più delicate e significative.

Desideri leggere le più belle poesie sull'autismo? Abbiamo raccolto le migliori poesie riguardanti l'autismo, scritte da poeti famosi e meno noti che, nei loro scritti, esplorano i vari aspetti di questa complessa condizione.

L'autismo non è una malattia, e non esistono cure. Invece, è una sindrome di sviluppo, con origini genetiche e una forte influenza ambientale. È una condizione che riguarda l'intera persona e che resterà per tutta la vita.

Nonostante ciò, si possono adottare interventi psico-educativi strutturati per ridurre i sintomi e promuovere lo sviluppo del bambino, rendendo l'autismo più compatibile con la vita quotidiana.

La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2007, cade il 2 aprile. Questa giornata è un'opportunità per discutere di autismo e per sensibilizzare tutti sui diritti delle persone e delle famiglie che convivono quotidianamente con questa condizione.

Abbiamo scelto alcune tra le poesie autismo più potenti e toccanti di poeti famosi e meno noti che, nei loro testi, affrontano questa delicata condizione.

Ecco quali sono le migliori poesie sull'autismo.

poesie sull'autismo
 

Poesie autismo per apprezzare la diversità

Ogni poesia sull'autismo rappresenta un piccolo universo.

Ecco alcune delicate poesie sull'autismo, scritte da autori e personaggi celebri.
 

Piccolo principe, di Germana Bruno

Ѐ piccolo il mio mondo
e ci sto soltanto io,
non parlo o ti confondo
con strano chiacchierio,
saltelli e gesti strani
col corpo e con le mani
e fisso su qualcosa
lo sguardo mio si posa,
ti chiedi cosa penso,
ti sembro senza senso.

Son alte e forti mura
costruite intorno a me,
ti faccio un po' paura,
non sono come te.

Ѐ un altro mondo il mio
e tu non riesci a entrare
diversa lingua ho io
e tu non sai capire.

Se solo vuoi provare,
se prendi l'astronave,
potrai da me atterrare
e forse anche capire,
perché, in ogni viaggio,
un nuovo paesaggio
ti apre gli occhi e il cuore,
per renderti migliore.

 

Filastrocca dei diversi da me, di Bruno Tognolini

Tu non sei come me, tu sei diverso
Ma non sentirti perso

Anch'io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue

Certe cose so fare io, e altre tu
E insieme sappiamo fare anche di più

Tu non sei come me, son fortunato
Davvero ti son grato

Perché non siamo uguali
Vuol dire che tutti e due siamo speciali.

 

Sono finito deitro un vetro, di Giuseppe Bordi

Sono finito dentro un vetro
non so più tornare indietro
Sono chiuso nel mio mondo
se mi chiami non rispondo

Oggi ho chiuso nei pensieri
le parole che avevo ieri
Non ti guardo mai negli occhi
non sopporto che mi tocchi

Non sopporto il tuo rumore
non ho mai lo stesso umore
Non ti mostro un’emozione
non ti canto una canzone

Sono svelto, irraggiungibile
afferrarmi non ti è possibile
ma stai in scia nel mio volo
io non voglio stare solo.

 

2 aprile, di Giuseppe Bordi

Sono un bambino, mi sono perso
sono finito in un posto diverso
non trovo la strada per ritornare
ma un buon amico mi può aiutare.

Stai qui vicino, vieni a giocare
anche se a volte non lo so fare
fammi entrare nel tuo girotondo
tutte le volte che non rispondo.

Sono un bambino, so imparare
il mio percorso è da delineare
nel mio silenzio so cosa dirti
trova la chiave e saprò stupirti.

Sono un bambino, voglio provare
quanto è bello lasciarsi andare
sono qui, con tutto il mio affetto
vieni a prendermi… io ti aspetto.

 

Il compagnetto, Margherita Bufi

La maestra ieri ha detto
che oggi arriva un compagnetto
molto bravo a contare
e a memorizzare.

Non guarda negli occhi
e guai se lo tocchi!
Sente tutti i rumori
non solo quelli dei motori.

Se ha paura grida,
ma se sta bene si fida.
È un bambino speciale
molto molto originale.

Ha detto che ha l’autismo
ed è un alunno vispo.
Son curiosa d’incontrarlo
anche se non potrò baciarlo.

 

Autismo, di Antonella Berti

Caro amico, non toccarmi
non pensare di baciarmi
tengo chiuse le emozioni
scusa tanto mi perdoni?

Sono dentro al mio castello
ma non sono un menestrello
sono il mago sulla torre
di guardarti non m'imporre.

Io sto bene nel silenzio
ogni colpo è un bel supplizio
ma, stai certo, caro amico
anche se non te lo dico,
anche se sto sempre muto
ho bisogno del tuo aiuto.

 

In un mondo tutto mio, di Silvia Buda

Vivo in un mondo tutto mio,
lì ci sono soltanto io.
Ci starei per ore ed ore,
là non c'è nessun rumore.

Il silenzio è mio amico:
questo è quello che vi dico.
Pregasi non disturbare:
qui non bisogna mai bussare.

Forza parla piano, piano
e, dai, tendimi la mano.
Ci si entra uno alla volta,
non c'è fila che si ingorga.

Non si grida, non si urla
e non è mica una burla.
Non sarà il finimondo…
se di blu è il mio mondo!

 

È una bolla, di Silvia Buda

È una bolla molto bella,
ci entra anche mia sorella.
Non si muove e non scoppia,
è leggera, si raddoppia.

Io ci entro quando voglio,
anche quando un libro sfoglio.
Del silenzio è la bolla…
qualche volta lei decolla.

È una bolla assai speciale,
sembra essere spaziale.
È una bolla tutta blu…
forza, entraci anche tu!

 

Benjamin Giroux, ragazzo con Sindrome di Asperger

Sono curioso, io sono originale.
Mi chiedo se lo sei anche tu.

Sento voci nell’aria.
Vedo che tu non le senti e questo non è giusto.
Non voglio sentirmi triste.

Sono strano, io sono originale.
Mi comporto come se lo fossi anche tu.

Mi sento come un bambino nello spazio.
Tocco le stelle e non mi sento al mio posto.
Mi preoccupo di quello che pensano gli altri.
Io piango quando la gente ride, mi fa sentire piccolo.

Sono strano, io sono originale.
Ora capisco che lo sei anche tu.

Dico ‘Mi sento come un naufrago’.
Sogno di un giorno in cui sarà tutto ok.
Cerco di trovare il mio posto.
Spero che un giorno ci riuscirò.

Sono strano, io sono originale.

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