Insegnante di sostegno: chi può farlo e come lo si diventa? Scopri il ruolo di una figura chiave della scuola italiana, non solo per gli studenti con disabilità.
L'
insegnante di sostegno è una figura chiave fondamentale per garantire l’
inclusione scolastica degli alunni con disabilità, come nel caso dell'
autismo, ma non solo. Il suo lavoro è a vantaggio dell'intera classe.
Infatti il ruolo dell'insegnante di sostegno è cruciale nella promozione della didattica inclusiva all'interno del contesto scolastico italiano. Questa figura viene designata esclusivamente per le classi che accolgono studenti con disabilità, ma
il suo impegno si estende a tutta la comunità di apprendimento.
L'insegnante di sostegno è effettivamente un co-insegnante, partecipa attivamente ai consigli di classe e condivide l'autorità nelle decisioni relative al percorso educativo, proprio come gli altri insegnanti.
Carlo Scataglini ha definito il sostegno come
"una specie di caos calmo, un ossimoro disordinato e lento per il quale niente è semplice o scontato, niente è uguale due volte di seguito. Nemmeno aprire la porta ed entrare in classe al mattino: tutto è sempre una nuova scoperta."
Essere un buon insegnante di sostegno non si limita alla disabilità
Per comprendere appieno il ruolo e la portata dell'insegnante di sostegno, è essenziale
superare l'idea limitante di un semplice ruolo assistenziale. Questa figura contribuisce in modo significativo a creare un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante per tutti gli studenti presenti in classe.
In altre parole, la maestra di sostegno rappresenta una figura cruciale per promuovere l'integrazione scolastica e la didattica inclusiva, non solo per gli studenti con disabilità.
Funzioni e competenze del docente di sostegno
Le funzioni e le competenze del docente di sostegno sono molteplici:
- Sviluppo di una strategia didattica inclusiva: l'insegnante di sostegno collabora con gli altri docenti per sviluppare approcci didattici inclusivi che tengano conto delle specifiche esigenze del gruppo-classe, favorendo così l'integrazione scolastica di tutti gli studenti;
- Mediatore pedagogico: questa figura agisce come un mediatore pedagogico, svolgendo un ruolo cruciale nella gestione delle dinamiche di classe e nell'aiutare gli studenti a superare le sfide educative;
- Redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI): l'insegnante di sostegno contribuisce alla stesura del PEI all'inizio dell'anno scolastico. Questo documento definisce gli obiettivi didattici in accordo con la famiglia e l'equipe medica che segue lo studente, coinvolgendo anche gli altri docenti;
- Competenze multidisciplinari: date l'importanza e la complessità del ruolo, l'insegnante di sostegno deve possedere una vasta gamma di competenze specifiche. Queste includono conoscenze pedagogiche, capacità comunicative, competenze didattiche e conoscenze psicologiche. L'approccio interdisciplinare è fondamentale nella formazione di un insegnante di sostegno.
Certamente, esistono anche qualità morali e personali fondamentali che non possono assolutamente mancare in un insegnante di sostegno.
In primo luogo, l'insegnante di sostegno deve essere dotato di tatto ed empatia, essere in grado di ascoltare attentamente e comprendere le esigenze individuali dello studente. È essenziale possedere una notevole sensibilità e, altrettanto importante, molta pazienza per affrontare le sfide che possono emergere nell'ambito dell'insegnamento di studenti con bisogni educativi speciali.
Inoltre, è vantaggioso se l'insegnante di sostegno dispone di eccellenti capacità comunicative, sia a livello scritto che orale. Questo facilita la trasmissione delle informazioni e la creazione di un ambiente di apprendimento stimolante. Infine, è importante che l'insegnante sia in grado di ispirare e incoraggiare lo studente, favorendo la sua immaginazione e creatività nel processo di apprendimento.
Come si diventa insegnante di sostegno?
Per diventare insegnante di sostegno, il percorso prevede il Tirocinio Formativo Attivo (TFA), che richiede requisiti ottenuti durante gli studi universitari.
Per la scuola primaria e dell'infanzia, serve un titolo di abilitazione all'insegnamento o diplomi specifici.
Per la scuola secondaria, è necessaria una laurea magistrale e ulteriori crediti in materie specifiche. In entrambi i casi, si richiede anche una specializzazione in sostegno, ottenibile tramite un corso di un anno in università riconosciute dal Miur.
Per lavorare come insegnante di sostegno, è necessario superare le prove concorsuali bandite periodicamente dal Ministero dell'Istruzione.
Di seguito, ti illustro i passaggi tipici per diventare un insegnante di sostegno in Italia, ma tieni presente che le procedure possono variare da un Paese all'altro.
- Laurea in Scienze della Formazione Primaria o in discipline affini: il primo passo per diventare insegnante di sostegno in Italia è ottenere una laurea in Scienze della Formazione Primaria o in un campo correlato, come la pedagogia, la psicologia dell'educazione o l'educazione inclusiva. Questa laurea costituisce il requisito fondamentale per l'insegnamento;
- Abilitazione all'insegnamento: una volta ottenuta la laurea, devi conseguire l'abilitazione all'insegnamento. Questo processo coinvolge la partecipazione a un corso di formazione specifico per diventare insegnante di sostegno. Questi corsi di formazione sono spesso offerti da università o istituti di formazione dell'insegnamento. Durante il corso, acquisirai le competenze necessarie per lavorare con gli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali;
- Tirocinio: la formazione per diventare insegnante di sostegno prevede anche un periodo di tirocinio in cui avrai l'opportunità di lavorare direttamente con gli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali sotto la supervisione di un insegnante esperto. Questo tirocinio è importante per acquisire esperienza pratica nel campo dell'educazione inclusiva;
- Concorso pubblico: dopo aver ottenuto l'abilitazione all'insegnamento e completato il tirocinio, è possibile partecipare a un concorso pubblico per diventare insegnante di sostegno nella scuola pubblica. I concorsi pubblici variano da regione a regione e possono includere prove scritte, orali e pratiche;
- Iscrizione all'albo degli insegnanti: Una volta superato il concorso e ottenuto un incarico come insegnante di sostegno, dovrai iscriverti all'albo degli insegnanti della tua regione o provincia per poter esercitare legalmente la professione;
- Formazione continua: come insegnante di sostegno, dovrai continuare a formarti e aggiornarti regolarmente per rimanere al passo con le nuove metodologie e le migliori pratiche nell'ambito dell'educazione inclusiva.
Conclusioni sul ruolo degli insegnanti di sostegno
E' essenziale che il maestro di sostegno instaurari una
collaborazione efficace con gli altri insegnanti. Questi collaboratori devono consentire la creazione di un percorso educativo inclusivo che coinvolga l'intera classe e favorisca un ambiente armonioso e positivo per tutti gli studenti.
La cooperazione è altrettanto importante per quanto riguarda l'approccio pratico: ogni docente deve mirare a
promuovere un lavoro di squadra che includa anche lo studente con disabilità. È per questo motivo che il ruolo dell'insegnante di sostegno si è progressivamente ampliato e richiede ora competenze più specifiche e impegnative.
Chiunque desideri intraprendere la professione deve possedere non solo competenze didattiche, ma anche la
capacità di stabilire connessioni affettive e relazionali con gli studenti.
I concetti sulla maestra di sostegno in breve:
Ruolo dell'insegnante di sostegno: ha il compito di sviluppare, implementare e monitorare interventi adeguati per gestire in modo positivo le situazioni di disabilità all'interno della classe.
Come diventare insegnante di sostegno: è necessario soddisfare i requisiti minimi e seguire un percorso di TFA (Tirocini Formativi Attivi) che fornisce l'abilitazione all'insegnamento. Questi percorsi sono offerti da istituzioni specifiche e richiedono l'ammissione attraverso concorsi.
MAD sostegno: per presentare domanda per la MAD (Mobilità per l'Attestazione di Diploma) in ambito sostegno, non è richiesta l'abilitazione. I neolaureati o i laureati che non hanno ancora conseguito il TFA possono fare richiesta per la MAD.
Vorrei dedicare questo articolo alla memoria della maestra Marta Bellamoli, un'insegnante che ha incarnato la vera vocazione nell'aiutare i bambini più fragili.
Ci sono maestri ed educatori che, con passione e dedizione, credono profondamente nel loro lavoro e si impegnano ogni giorno per fare la differenza nella vita dei loro alunni.
Marta era una di queste persone speciali, e il suo esempio continuerà a ispirarci.
Autore dell'articolo "Insegnante di sostegno: chi è, cosa fa, come lo si diventa":